Non è strano che noi esseri umani dedichiamo così poca attenzione alla conoscenza di noi stessi?
Non è strano che chiudiamo gli occhi con tanto sciocco compiacimento su
ciò che siamo realmente e che passiamo la vita nella piacevole convinzione di rappresentare qualcosa di prezioso?
Ci dimentichiamo di guardare il vuoto insopportabile che
si cela dietro la superba facciata creata dal nostro autoinganno e non ci
rendiamo conto che questa facciata ha un valore puramente convenzionale.
La nostra idea fondamentale è che l’uomo quale noi lo conosciamo, non è un essere completo. La natura lo sviluppa fino ad un certo punto, quindi lo abbandona a se stesso e lascia che egli continui a svilupparsi con i suoi propri sforzi e di sua propria iniziativa, oppure che viva e muoia così come è nato, o che degeneri, e perda la sua capacità di sviluppo.
Dobbiamo partire dall’idea che senza sforzi l’evoluzione è impossibile, senza aiuto essa è altrettanto impossibile.
P. D. Ouspensky, L’evoluzione interiore dell’uomo
All’inizio del secolo scorso, P. D. Ouspensky, guida cosciente della Quarta Via, ci ha trasmesso un sistema per lo studio del mondo e dell’uomo che si basa su un linguaggio speciale.
Questo linguaggio è adatto all’evoluzione dell’uomo contemporaneo poiché prende in considerazione la realtà tecnologica e scientifica in cui siamo immersi preservando intatta l’essenza della conoscenza e del lavoro su di sé, senza i quali nessuna evoluzione è possibile.
Utilizza un linguaggio utile allo studio di noi stessi in relazione alla
nostra condizione attuale.
Questo sistema lo conosciamo sotto il nome di “Quarta Via”.
Oggi entriamo in libreria, digitiamo un titolo sul web e sembra che sia tutto a portata di mano, che la conoscenza sia alla distanza di un click. La tecnologia ha enormemente accelerato l’accesso alle informazioni, i media e il web hanno reso popolari termini ed espressioni che si riferiscono al lavoro interiore. Si offrono corsi e metodi da apprendere e applicare in un fine settimana, i testi esoterici diventano best seller. In tanti oggi utilizzano i testi della Quarta Via, tagliando, mischiando, cercando di rendere vendibile un Sistema che ha lo scopo di renderci consapevoli dello stato di sonno in cui viviamo.
Non è possibile commercializzare o pubblicizzare il Sistema, è uno strumento utile solo per coloro che ne hanno bisogno, solo per quelle persone che già capiscono l’inadeguatezza della conoscenza raccolta dalla mente ordinaria e i quali sentono che, da soli con la loro sola forza, non possono né risolvere i problemi che li circondano né trovare la via giusta.
“Le idee di questo sistema non possono mai essere popolari a meno che non siano falsate, perché alla gente non conviene di essere addormentata, di essere una macchina: le persone che si considerano importanti si opporranno sempre a questa idea”.
P.D. Ouspensky, La Quarta Via
Acquistiamo ciò che è falso sperando che sia autentico. Quel che ci appare come verità non è niente altro che una distorsione terrena della verità oggettiva. Molti sapienti presumono di avere grandi conoscenze ma ignorano quello che realmente occorre sapere. La maggior parte dell’umanità non sa quel che è suo interesse sapere ed aborre ciò che realmente le gioverebbe.
La gente avversa le cose perché le ignora.
Come trovare oggi una via per l’evoluzione interiore ?
Viviamo costantemente davanti a uno schermo, spettatori di un sogno che chiamiamo la nostra vita.
Intorpiditi dalle morali, completamente assorbiti dai bisogni istintivi, travolti dalla voragine di stimoli che la realtà sociale ci vende come progresso, viviamo nello squilibrio delle nostre emozioni, dei pensieri, del nostro modo di sentire e concepire noi stessi e il mondo, quel pianeta nel quale ci siamo ritrovati senza conoscerne lo scopo. Il mondo che noi concepiamo non considera la nostra realtà cosmica, ha tradotto e tradito le nostre domande, chi sono, perché sono qui, offrendo non risposte ma distrazioni, credenze, dogmi, fede.
Se queste domande sono ancora vive in noi, non troveremo risposte sul web.
L’insegnamento oggettivo può essere trasmesso e
quindi appreso solo per esperienza diretta, solo in
presenza, ed è sempre frutto di esperienza.
Un uomo solo non può far niente. Innanzitutto, egli ha bisogno di aiuto.
Un uomo, dunque, che voglia svegliarsi, deve cercare altre persone che vogliono pure svegliarsi al fine di lavorare con esse.
Ciò, tuttavia, è più facile a dirsi che a farsi, perché l’avvio di un lavoro di tal genere e la sua organizzazione richiede una conoscenza che l’uomo ordinario non possiede.
II lavoro deve essere organizzato. E non può esserlo che da un uomo che ne conosca i problemi, gli scopi e i metodi, essendo lui stesso passato a suo tempo attraverso un tale lavoro organizzato.
P. D. Ouspensky, Frammenti di un insegnamento sconosciuto
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